18 Marzo 2024 AN Web Magazine - aggynomadi.it

Vado in Giappone, ops… in Cina, ops… in Asia con AIRCHINA

Pechnio – Boeing 777-39LER di Air China
Il post era in programma. Ma non subito..! 
Grazie alle sollecitazioni pervenute attraverso il Gruppo Facebook Giappone: viaggi, vita e amicizie  dall’utente Iacopo Iliaco Lucio Lucci abbiamo anticipato questa recensione con anesso TR [Trip Report] dall’Europa per il Giappone e viceversa. 

L’Air China è la compagnia aerea di proprietà della Repubblica popolare cinese.

Con sede a Pechino e base principale nell’aeroporto internazionale di Pechino (Beijing Capital – PEK) è la sola compagnia aerea cinese ad avere la bandiera nazionale della repubblica su tutti gli aerei della flotta. Quest’ultima è molto varia e “pensata” per coprire principalmente rotte di medio/lungo raggio che si basa su aeromobili costruiti da Airbus e Boeing.
Di recente introduzione: Airbus A320neo,  Boeing 737 MAX8, 777-300ER, 787-900. 
Air China Phoenix Miles è il programma frequent flyier di Air China con il quale offre numerosi servizi ai passeggeri iscritti ed in base ai livelli raggiunti. Con l’accumulo di punti si possono richiedere biglietti aerei, regali, pernottamenti in hotel.
Anche viaggiando su voli delle compagnia Star Alliance (alleanza a cui Air China aderisce) si possono accumulare punti Air China Companion.
Air China inoltre fa parte di Asia Miles, il secondo Frequent Flyer lanciato da CinaCathay Pacific.

Collegamenti diretti con Pechino. La tua porta d’ingresso in Oriente..!

Con l’introduzione in flotta dei  Boeing 777-300ER e 787-900 ha intesificato sempre più i collegamenti da Pechino verso le maggiori capitali Europee. E, sfruttando i già numerosi voli da Pechino (diventando quindi a pieno titolo un vero e proprio HUB) verso le maggiori destinazioni Asiatiche, ha creato una vera e propria “Porta d’ingresso in Oriente”.
E senza tralasciare il fatto che, rispetto alle compagnie dell’aria medio orientale (Qatar, Emirates, eccetera), ha ovviamente dalla sua parte una rotta sensibilimente più “corta” da/per l’Europa.

In Cina il transito senza visto: 144 ore per visitare Pechino, Shanghai e molte altre città!

Fuggi da un’attesa noiosa in aeroporto, fatti incantare dalla bellezza della Cina!

La capitale cinese ospita molti siti Patrimonio Unesco tra cui la Città Proibita , la Grande Muraglia, il Tempio del Cielo, il Palazzo d’Estate… un’ottima opportunità da prendere al volo!

E’ ufficiale: ora anche Pechino, dopo Shanghai, consente il transito senza obbligo di visto della durata massima di 144 ore ai passeggeri che transitano in Cina e continuano il loro viaggio per un paese terzo (o regione cinese, come Hong Kong, Macao, Taiwan, via aerea/treno/nave) con date di viaggio confermate e posti confermati. Costoro potranno uscire dall’aeroporto e trascorrere 144 ore nella città grazie al Free Visa China, basterà recarsi al desk dedicato Free Visa Transit dell’aeroporto di Pechino, Beijing International Airport, per ottenere il relativo timbro.

Il transito senza visto si applica solo ai viaggiatori stranieri che arrivano in Cina con un volo diretto in una delle 18 città Cinesi aderenti al programma “144 hours Visa Free” e che lasciano la Cina ripartendo dalla stessa città al termine del periodo di tempo indicato e nella direzione opposta dalla quale provengono.

Dall’ Italia, si parte da Milano Malpensa e da Roma Fiumcino

I voli sono giornalieri sia da Milano che da Roma e, al momento in cui scriviamo, con orari comodi per consentire uno “stop-over” a Pechino con una durata non estenuante per consentire un altra tratta da 2 a 4 ore verso la destinazione “Asiatica” prescelta (ad es. verso Osaka circa 2:45 ore e verso Tokyo in media 3:30 ore). E ad ogni modo, non dimenticatevi che c’è sempre il “salvacondotto” del visto gratutito a Pechino che si consiglia vivamente di sfruttare, almeno una volta in andata o in ritorno, soprattutto per chi non ha mai visitato la Cina.

Su che aeromobili abbiamo volato?

Anche per questo aspetto siamo molto attenti e scelto, già in fase di prenotazione, rotte che garantissero la più completa varietà di aeromobili e quindi abbiamo potuto testare “metalli” differenti:
  1. tratta da Fiumicino a Pechino – Boeing 777-300ER aeromobile con circa 2 anni di “vita” ben tenuto e diviso in 2 classi con gli allestimenti delle nuove business ed economy. La prima sezione dell’aeromobile un tempo dedicata alla prima classe è stata definitivamente convertita ed adibita alla business class;
  2. tratta da Pechino a Osaka – Airbus A321 suddiviso in 2 classi con IFE al tetto e ulteriore toilette a metà aeromobile. Quest’ultimo per quanto datato era ben tenuto;
  3. tratta da Osaka a Pechino – Airbus A333 aeroplano “vecchietto” equipaggiato con la “vecchia” business e l’economy ma con IFE personale. Lo stato dell’aeromobile era sufficiente;
  4. tratta da Pechino a Roma – come per la prima tratta.
Tutti gli aeromobili che abbiamo volato erano complessivamente puliti e ben tenuti (inlcuse le toilette), Lo spazio a disposizione per le gambe sufficiente e lo stato generale delle poltrone e dei tavolini davvero ottimo anche per gli aeroplani più “segnati” dagli anni. Sono state sempre distribuite coperte e cuscini.

IFE – In-Flight Entertainment

Veniamo ora al sistema d’intrattenimento a bordo che era attivo su tutti i voli. Anche sulle tratte a medio/corto raggio sono state distribuite le cuffie. Per quanto il software fosse il medesimo, sui nuovi Boeing il monitor personale è certamente più prestante in termini di reattività (sia al tocco che nel caricamento delle schermate) e qualità video e gli scatolotti posti sotto i sedili sono ridotti all’osso o addirittura -in alcuni casi- inesistenti.

Le note dolenti si riferiscono all’offerta che è mirata al pubblico Asiatico. Anche i contenuti in lingua Inglese scarseggiano. Appena sufficiente la musica.

Tranne che per l’Airbus A321, tutte le sedie sono dotate di plug USB e/o di presa di corrente.
L’IFE non è dotato di Live TV o di altri servizi interattivi e/o real-time (ad es. flight connection).
Immancabile e simpaticissimo il PANDINO durante il video delle “Safety-demo”.
A bordo non sono presenti Wi-Fi, Internet, servizi di telefonia.
Laddove presenti, le porte USB non consentono l’interazione tra il dispositivo connesso e l’IFE ma garantiscono unicamente la ricarica dell’apparato connesso.

Pasti e servizio a bordo

Come al solito aggynomadi e la donna bianca hanno messo letteralmente “alla prova” il servizio “meal on board” 🙂
Su quattro tratte volate abbiamo prenotato per un passeggero unicamente pasti speciali: vegano, indù, vegetariano, senza proteine del latte, eccetera.
Puntualmente subito dopo il decollo gli assistenti di ogni  volo hanno sempre verificato la richiesta di “pasto speciale” e poco prima del servizio è stato servito il pasto richiesto.
Per quanto riguarda i pasti “normali” la carta prevede sempre due scelte. E, da non sottovolature, è stato sempre servito del pane caldo ed un triplo giro di bevande calde e fredde durante i pasti.
Il personale sia durante i servizi previsti che per il resto del volo è stato sempre disponibile e cortese oltrechè ha distribuito periodicamente bevande calde e fredde.

Che dire, per quanto riguarda il Catering di bordo in “economy” a meno che non volete mangiare “bucatini alla amatriciana – al dente” possiamo certamente dire che i pasti sono davvero “edibili”.

Ed aggiungiamo, tutto risulta essere sopra la media ed a volte anche al pari o addirittura superiore di tante blasonate compagnie aeree.

Infine, molto gradito (ed aggiungiamo anche ben fornito e gestito) quello che dalla Donna Bianca è stato ribattezzato il “punto ristorazione” 🙂 Non altro che le due zone per la Economy (1 per la Business) molto ben attrezzate con bevande calde/fredde, snack e salviettine umidificate che sono state sempre fruibili da circa un ora dopo il decollo fino a circa un ora prima dell’atterraggio.

Hub non Hub, il T3 di Beijing Capital è una vera delusione 🙁

Lo avrete già capito dal titolo:
Il T3 dell’aeroporto di Pechino, ma addirittura tutta l’aerostazione non è all’altezza. Attenzione: non è da demolire, ma..! 
 Cerchiamo di elencare, per punti, cosa abbiamo rilevato:
  • non c’è l’aria condizionata o comunque non era attiva (ma fidatevi in alcuni locali non c’è proprio..!);
  • le lounge Air China sono molto sottodimensionate rispetto ai passeggeri;
  • negozi e duty free al T3 non offrono una scelta di prodotti degna di un vero e proprio Hub internionale;
  • l’offerta di ristorazione è davvero limitata e con pochi punti ristoro;
  • parecchi distributori automatici;
  • sufficiente la pulizia dei servizi igienici;
  • distributori grautiti di acqua fredda e bollente;
  • distributori di SIM internazionali;
  • sportelli ATM solo dopo i controlli doganali ma all’interno del T3 è certamente disponibile un Cambia Valute;
  • punti informazioni e personale aeroportuale appena sufficiente;
  • ottimo ed economico il servizio di treno (airport train express) che collega l’aeroporto al centro di Pechino;
  • aerostazione “immensa” e quindi distanze chilometriche;
  • lunghissime file ad ogni tipo di controllo e/o check-in sia land che air side;
  • file anche per chi usufrisce del servizio “144 free Visa” che peraltro non risulta adeguadamente segnalato;
  • finger e piazzole di sosta non sono sufficienti per tutti gli aeromobile il chè può causare ritardi;
  • il trenino interno che collega il T2 ed il T3 alla zona land-side “rallenta” ancor dippiù i tempi in arrivo e/o partenza.
E per finire consentiteci una “battuta” che solo “alcuni” potranno capire. Se in una aerostazione non c’è uno store di Victoria’s Secret non puuò essere considerato un Hub. 🙂 Probabilmente sarebbe bastato solo questo a capire che Beijing Capital è un Hub NON Hub 🙁
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