Catania VS Palermo, il Derby della pasta: alla norma o con le sarde?
Per noi: vincono entrambe, o diciamo così finisce in pareggio.
Ma entriamo nel vivo della partita. Le varianti della ricetta per
preparare queste “paste” sono davvero innumerevoli: con e senza ricotta,
riccotta salata o infornata?
Ricotta e Parmigiano?
Melenzane lunghe, tonde o violette?
Ed ancora, con o senza pangrattato?
Pinoli, Uvetta o tutti e due?
Finocchietto selvatico si o no?
Pasta lunga o pasta corta?
Sarde fresche o sottosale? O meglio sottolio?
Oltre le sarde anche le acciughe?
Lo scontro è davvero agguerrito e potremmo andare a vanti all’infinito, nemmeno la zona cesarini riuscirebbe a mettere fine a questa partita del gusto..!
Vi proponiamo due ricette basiche, per 4 persone utilizzando delle caserecce con farina di grano tumminia. Sarete liberi di modificarle e sbizzarrirvi come meglio credete.
Pasta alla Norma (CATANIA)
“Chista è ‘na vera Norma!“, ad indicarne la suprema bontà, paragonandola all’omonima opera “Norma” composta dal catanese Vincenzo Bellini.
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Norma in riva al mare – Castel di Tusa 2018 – foto aggynomadi.com |
Ecco la “nostra” ricetta base:
- 400 gr di pasta di farina di grano tumminia
- 250 gr di melanzane
- 150 gr di ricotta.
- 350 gr di salsa di pomodoro ciliegino siculo
- 50 gr di cipolla rossa di tropea tonda
- Olio Extra Vergine d’Oliva
- Foglie di basilico
- Spicchio d’aglio
Come già detto siete liberi di modificarla in base alle vostre idee/tradizioni..!
Pasta con le sarde (PALERMO)
Secondo alcuni, ma non tutti :-), la pasta con le sarde fu inventata da un cuoco arabo, durante la campagna militare degli arabi nella zona di Siracusano. Per sfamare numerosi soldati elaborarò un piatto con quel che la natura offriva. Unì il pesce, finocchietto selvatico e pinoli.
A pasta chî saddi (in siciliano) è stato inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T) del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf).
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La pasta con le sarde – foto aggynomadi.com – 201 |
Ecco la “nostra” ricetta base:
- 400 gr di pasta di tumminia
- Mazzo di finocchio selvatico
- 50 gr di cipolla rossa di tropea tonda
- Olio Extra Vergine d’Oliva
- sale
- pepe nero
- un pizzico di zafferano
- olio per frittura
- burro
- 4 acciughe dissalate
- 400 gr di sarde fresche
- 30 gr di pinoli
- 30 gr di uvetta passa
- 25 gr di mandorle tostate e tritate
- 60 gr di pane grattuggiato
Anche in questo caso, sentitevi liberi di variare la ricetta.
Prima di lasciarvi, come avrete potuto notare, non abbiamo “volutamente” descritto la procedura di preparazione in quanto oltre a trattarsi di due semplici e povere ricette esse hanno una vera e propria “metamorfosi” in base a al procedimento di cottura/assemblaggio. Che dire? Fin qui l’abbiamo già scritto più volte: modificate, variate, provate e riprovate perchè anche questo è il bello della Cucina.
Buon Appetito..!
Fonte e foto: aggynomadi
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