…anzi no: la Cirra..!
sempre più piede e fa parlare di se.
PiZZerie hanno cambiato 2 lettere e letteralmente switchato in PiNSerie.
E purtroppo, sovente, ci vengono appunto proposte delle PiZZe il cui
solo nome è cambiato in PiNSe.
Della “Pinsa Romana” ci eravamo già occupati in questo specifico articolo nel quale crazie ad alcuni video del Gambero Rosso viene svelata la vera storia. Oggi invece vogliamo parlarvi di una “nuova” declinazione di Pinsa ovvero la Cirra e per provarla siamo volati in Sicilia proprio laddove è stata inventata.
Cos’è la Cirra?
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Crema di zucchine, Melenzane e.. |
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Ricotta, Noci, Miele, Crudo |
L’individuazione dell’ideale numero di giri dell’impastatrice al fine evitare lo “stress” del composto ha permesso di spingere l’idratazione fino al 90%.
Dopo svariate simulazioni è stata calibrata la giusta proporzione dei componenti dell’impasto e dell’ottimale temperatura di lavorazione che ha consentito di ottenere un prodotto finale con simultanei livelli di lievitazione e maturazione. Troppo spesso un prodotto ben lievitato non è completamente maturato e ciò lo rende meno digeribile perché la lievitazione avviene attraverso la formazione di anidride carbonica e la conseguente comparsa delle caratteristiche alveolature (bolle d’aria) mentre la maturazione, in parole povere, è la completa scissione di tutti quei componenti che si sono legati durante la fase dell’impasto.
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Radicchio e Salmone |
La pasta della cirra è appunto perfettamente lievitata e maturata in celle a temperatura variabile (tra i 2 e gli 8 gradi) secondo un programma predefinito (c.d. “lievitazione a freddo a temperatura differenziata”). Questa fase ha la durata di 77 ore dopo la quale le cirre vengono porzionate e manipolate e pertanto infornate in prima cottura per 90 secondi a 435 C° in apposito forno a nastro.
A questo punto, la Cirra è già commestibile pronta per le successive eventuali farciture.
Perchè si chiama Cirra?
…Una nuvola sta arrivando, inconsapevole della sua forma, e mi chiedo se è quello il cuore della sua bellezza…
(E. Toffoli)
Il nome “Cirra” viene dai “Cirri”, i piccoli nembi rigonfi e filiformi che costituiscono lo strato più alto della troposfera. E’ un nome volutamente unico che è stato registrato per evitare imitazioni.
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Cirrotino con crema e frutta fresca |
L’abbiamo provata per voi

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Pistacchi, Wafer, Cioccolata |
Locali ed arredamenti hanno il medesimo family-line degli altri punti vendita (abbiamo visitato anche La Cirra sul lungo mare di Milazzo senza però effettuare una consumazione). Ambienti luminosi e spaziosi, dal carattere giovane ed essenziale, con l’utilizzo di materiali eco-sostenibili dove il “legno composto” di colore chiaro la fa da padrone.
Partiamo subito dalla digeribilità, è realmente da 10 e lode. In molti millantano lunghissime lievitazioni e l’uso di segrete miscele senza sali e lieviti, in questo caso le aspettative vengono rispettate: mangi la pinsa alle 22:00 e fai sogni tranquilli.Da un aspetto positivo ad una piccola nota stonata: il piccolo “cirrottino” dolce andrebbe scaldato, pe contro la farcitura di crema pasticcera e frutta fresca risulta essere davvero fresca e leggera. Invece, sempre in tema di pinse dolci, la base de la “Cioccolata, Pistacchi e Wafer” viene servita perfettamente calda e croccante, voto 8.
Fonte: lacirra.it